';

PERCHÉ IL COTTO

Nonostante sia un materiale così antico, il cotto è sempre particolarmente “attuale”. Perché?
Perché una iniziativa come la nostra orientata al “cotto” e soltanto a quello “fatto a mano”?
“Non c’è un solo “perché” a motivare la nostra attività.
Del cotto ci piacciono molte cose, ed il cotto fatto a mano ci da tante sensazioni.
Ci piace, appunto, che sia fatto a mano e dunque che i maestri fornaciai si “sporchino le mani” plasmando veramente ogni singolo pezzo.
Che gli “ingredienti dell’impasto” siano soltanto terra ed acqua, e che il fuoco sia il terzo elemento che lega e trasforma i primi due dando un’ “anima” propria al risultato.
Ci piace, volendo, che ogni zona d’Italia, o del Mondo, possa “vantare” il proprio “cotto tipico”.
Un po’ come un vino, un formaggio o un ortaggio che non potrà mai essere “uguale” se prodotto in un altro posto.


Ci piace che il cotto fatto a mano sia totalmente “biologico”.
Da poter offrire ai nostri clienti una scelta di prodotti e formati che nessun altro concorrente offre.
Ci piace poter realizzare su richiesta di architetti, designers o clienti creativi, formati particolari e forse mai realizzati prima.
E trovare impressa sul manufatto, talvolta, l’impronta della zampa di un uccellino e ci piace notare, sul verso di ciascun manufatto, il passaggio delle dita della mano che lo hanno plasmato.
Ci piace osservare il variare delle stonàlizzaziòni e dei colori a seconda di come il calore della fiamma del fuoco ha “colpito” ogni singolo pezzo … e poi il perché di quella “riga” o quella “macchia di colore”.
Ci piace sapere che questi oggetti venissero prodotti, tali e quali ai nostri, migliaia di anni fa.
E camminare a piedi nudi su un pavimento di “Cotto Antica Etruria”, fatto a mano e cotto a legna, e ci piace che della stessa idea sia anche il nostro cane.
Ci piace, infine, sperare di essere riusciti a trasmettere a chi legge anche soltanto un poco dell’amore che mettiamo nel fare il nostro lavoro.